LA STORIA DEI FACILITY MANAGER
Le aziende hanno iniziato ad assumere Facility Manager negli anni ’70 e il ruolo è stato formalizzato nel 1980 negli Stati Uniti, quando è stata fondata l’International Facilities Management Association in un periodo non semplice per l’economia nordamericana; le aziende locali si trovarono infatti a fare i conti con un mercato che, in breve tempo, aveva radicalmente mutato le sue caratteristiche. La competitività si innalzò drammaticamente e le aziende statunitensi si resero conto in breve tempo che senza un cambiamento di rotta non avrebbero avuto alcuna possibilità di reggere l’urto, soprattutto nei confronti delle aziende giapponesi.
Diventò così chiara la necessità di una profonda trasformazione. Non si trattava di applicare correttivi, ma di ripensare l’organizzazione stessa dell’azienda per renderla capace di affrontare il nuovo mercato.
Nel mutato contesto economico le aziende si resero conto che i minori costi di prodotto venivano più che annullati da enormi costi di struttura e che il peso della gerarchia impediva di rispondere in tempi adeguati alle sollecitazioni esterne. Da qui la necessità di servizi che supportassero l’attività principale e al tempo stesso contribuissero ad attrarre e trattenere le migliori risorse umane. Tra le strategie messe in atto per il superamento della crisi vi è dunque l’individuazione del valore delle attività di servizio come elemento basilare per il business e la conseguente necessità di gestirle. È questo che ha determinato la nascita della disciplina del Facility Management e del ruolo del Facility Manager.
Noi di GM Impianti abbiamo creato, all’interno della nostra struttura aziendale, la divisione dedicata al Facility Management per aiutare le imprese a migliorare le proprie prestazioni, ottimizzare la redditività e aumentare i profitti, attraverso la riduzione dei costi.
Disponiamo di di una gamma completa di servizi gestionali, con competenze specialistiche per offrire sempre la risposta più adeguata alle esigenze di ciascun cliente.